COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Attraverso la cooperazione internazionale l’AVP vuole stabilire prima di tutto relazioni umane fondate sul rispetto, la fiducia e l’amicizia.

La disuguaglianza tra Nord e Sud del mondo, la convinzione che questa disparità sia un’ingiustizia, la consapevolezza che un mondo in cui ci sia una più equa ripartizione della risorse e in cui tutti abbiano le stesse possibilità per sviluppare le proprie potenzialità sarebbe un mondo più sicuro, sono alla base dell’attività internazionale dell’AVP.

L’AVP crede che un processo di sviluppo di un paese in difficoltà può essere realizzato solo con il coinvolgimento dei soggetti che appartengono a tale Paese, sia per poter individuare al meglio gli interventi da realizzare sia per garantire che detti interventi siano duraturi e rispettosi della cultura locale. Il nostro obiettivo è quello di mettere ogni individuo nella condizione di condurre una vita sana, di acquisire competenze e di accedere alle risorse necessarie per condurre una vita degna e contribuire allo sviluppo del suo Paese.

TCHARÉ: FIORSICE IL FUTURO

L'AVP ha individuato quest'area dello stato africano del Togo nel quale, a causa del crollo della loro economia rurale, le primarie necessitα per la vita sono carenti e numerosi nuclei familiari hanno urgenti bisogni di beni di prima necessita.

Dal 2011 l’AVP, in collaborazione con l’associazione Vilse di Petriano (PU) dedica le proprie risorse ed energie ad un progetto di cooperazione internazionale importante e impegnativo: la costruzione di una scuola di formazione professionale e di un centro di primo soccorso.

Costruire una scuola professionale di avviamento al lavoro: aiutare i ragazzi del posto ad apprendere un mestiere, attraverso il quale possano inserirsi nell'economia locale, significa offrire la possibilità a tutta la zona di riprendere gli scambi con i villaggi vicini.

Allestire nel villaggio un Centro di Primo Soccorso, fornito delle attrezzature di base per prestare cure e medicazioni urgenti, da potenziare nel tempo.

RACCOLTA MATERIALI UTILI

Come primo passo, prima della costruzione della scuola, abbiamo organizzato una raccolta di indumenti, materiali didattici o utensili utili necessari a riorganizzare le attività artigianali tipiche di Tcharé. Per la prima metà del 2012 è prevista la spedizione di un container di grosse dimensioni nel piccolo villaggio di Tcharé.

Chi volesse in qualche modo partecipare alla raccolta o contribuire alle spese di spedizione del container può contattarci via mail:

FOTO DELLA POPOLAZIONE DI TCHARÉ DURANTE LA DISTRIBUZIONE DEL MATERIALE INVIATO DA AVP E VILSE A TCHARE  – DICEMBRE 2012

PROGETTO: 2013/2015: MATERIALI SCUOLA PROFESSIONALE AGRICOLA TOGO - (MSPAT)

L’AVP, in qualità di partner dell’associazione VILSE (Volontariato Internazionale Laico-Sostegno Emarginati) – Onlus di Petriano (PU), ha da poco ottenuto il finanziamento per la realizzazione di un progetto di costruzione della struttura di una Scuola Professionale Agricola nel Cantone di Tcharé  (villaggi di Tcharé e Wiyamdé), dotata di un’Infermeria per prestazioni sanitarie di primo soccorso e assistenza farmaceutica, collegata all’Ospedale di Kara ove indirizzare i pazienti con problematiche sanitarie di livello superiore.  In data 01/11/2013 sono ufficialmente iniziati i lavori di muratura che dovrebbero concludersi entro il mese di marzo 2014.

Tale iniziativa, rivolta ai ragazzi che hanno già superato la scuola dell’obbligo, fornirà una specifica preparazione agricola da applicare immediatamente nel mondo produttivo locale con attività micro-imprenditoriale. L’attività pratica, contemporanea alla formazione, sarà esplicata su un terreno attiguo alla Scuola (Laboratorio agricolo esterno) già disponibile e completata da analisi mirate del terreno (Laboratorio chimico). Questo approccio consentirà subito l’avvio di microprogetti di sviluppo agricolo, tarati secondo le potenzialità dell’area. La finalità del progetto è volta a migliorare le condizioni di vita estremamente precarie dei villaggi di Tcharé e Wiyamdè  in quanto risolutivo di tre pressanti e persistenti problemi: (1) fornirebbe ai giovani dei villaggi (oltre il 50% della comunità) una prospettiva concreta di lavoro anche per ridurre i rischi sociali connessi ad una inattività prolungata; (2) promuoverebbe concretamente processi produttivi attivando (e/o riattivando) un’economia agricola locale attualmente quasi inesistente; (3) innalzerebbe, tramite l’Infermeria, il livello di sicurezza sanitaria (attualmente inesistente) consentendo di accedere, in tempi brevissimi, a prestazioni mediche adatte a risolvere e/o tamponare situazioni più o meno urgenti.

L’AVP chiede, pertanto, alla Regione Marche un finanziamento per l’acquisto dell’arredamento delle strutture interne all’edificio consistente in :

Arredo di base: banchi, sedie, lavagne per le aule;

Materiale per la biblioteca (con postazione informatica);

Materiale di arredo bagni e corridoi;

Strumentazione per laboratori e infermeria;

Forniture materiale scolastico vario (libri, quaderni, penne, etc…);

Forniture di materiale di consumo medico-infermieristico.

 

Problemi sui quali il progetto si propone di intervenire:

Il bisogno più importante è la ricostruzione di un tessuto produttivo diverso da quello che era l’impostazione produttiva fino a pochi anni fa.

Privi di prospettive lavorative e personali i giovani sono sempre più orientati all’emigrazione abbandonando conseguentemente la coltura dei territori che sta portando alla desertificazione di intere aree agricole. La realtà è che gran parte delle forze produttive fondano la loro capacità sulla presenza dei giovani e venendo a mancare ciò non esiste più la possibilità per il cambiamento. Per questo l’intervento è necessario poiché in un’economia virtuosa si attiveranno altre possibilità di sviluppo trasversale che possono aiutare e rafforzare il cambiamento. L’urgenza dell’intervento mette il progetto nella condizione di essere operativi fin da subito creando un ambiente favorevole per una prospettiva di vita migliore. Per questo l’idea di una scuola professionale. La scuola con i suoi principi organizzativi e di apprendimento, dovrà divenire luogo di approfondimento della realtà locale e dare spunti per il raggiungimento dell’indipendenza dei giovani. Essa opererà affinché i giovani dell’intera provincia di Kara, istituzione superiore al Cantone di Tcharè, possano qualificarsi sempre di più nelle attività artigianali scelte, acquisendo anche la prima impostazione organizzativa per lo sviluppo dei propri mezzi produttivi.

 

Pertinenza del progetto rispetto agli obiettivi ed alle priorità del piano triennale 2013/2015 e del piano annuale in corso.

Il progetto “MATERIALE SCUOLA PROFESSIONALE AGRICOLA TOGO (MSPAT)” è coerente con le priorità stabilite dalla Regione Marche contenute nel bando perché propone un intervento nei luoghi in cui abitano i principali soggetti interessati al progetto. Gli aspetti più rilevanti sono che:

La proposta viene da un’associazione di volontariato che ha una mission importante riguardo all’emancipazione dei popoli;

l’immigrazione che subisce l’Italia è legata a filo doppio alla desertificazione fisica e culturale che i paesi interessati continuano a subire nella loro economia.

e ) Eventuali collegamenti con Programmi e/o progetti di iniziativa regionale : L’AVP non è a conoscenza di programmi e/o progetti della Regione Marche nel contesto del suo progetto.

Eventuali collegamenti con Programmi e/o di iniziativa Nazionale, Comunitaria e Internazionale.

Tale progetto è strettamente legato a quello presentato e vinto dall’associazione VILSE di Petriano con la Fondazione Prosolidar – ONLUS, di Roma un’organizzazione  laica ed indipendente, quest’ultima, riconosciuta come Onlus che opera in Italia e nel mondo finanziando progetti di solidarietà e sviluppo. In tale progetto denominato: Scuola Professionale Agricola con annessa infermeria, l’AVP è partner dell’associazione proponente.

 

Obiettivi

Obiettivo generale del progetto.

L’obiettivo generale del progetto si inserisce perfettamente alla mission dell’AVP che è quello dell’emancipazione dei popoli attraverso la conoscenza, puntando alla ricostruzione di un modello produttivo che con l’avvento della globalizzazione è scomparso. Con l’acquisto dei materiali e delle strumentazioni necessarie per compiere le attività didattiche nella Scuola Professionale Agricola e per allestire lo spazio infermeria, l’Associazione Villaggio Planetario metterà a disposizione gli strumenti necessari alla comunità locale del Cantone di Tcharè per individuare un percorso affinché la vita sociale, economica e produttiva, con la sua emancipazione, ricostruisca gli strumenti principali ed indispensabili per la crescita. La formazione professionale è il primo passo affinché si affermino i cambiamenti proposti, in luoghi come quello in cui è previsto l’intervento, e faccia nascere una società autonoma che inizi un percorso nuovo per il suo sviluppo futuro.

In sintesi, i tre obiettivi fondamentali che l’AVP si ripropone di realizzare con il progetto sono:

1) la formazione di giovani disoccupati, guidati sperimentalmente alla coltivazione di prodotti agricoli di base;

2) l’attivazione di microimprese artigianali per migliorare l’economia familiare e locale,  con  risorse alimentari di autoconsumo e commercio dell’eccedenza;

3) realizzare una prima protezione sanitaria;

 

Obiettivi/o specifici del progetto

1) Fornire di attrezzature la Scuola Professionale Agricola per 75 allievi ogni anno, realizzando un “laboratorio chimico” e un “laboratorio agricolo” esterno (terreno coltivabile), completo delle strumentazioni per la lavorazione dello stesso.

2) Dotare di strumentazioni e medicamenti specifici l’infermeria annessa alla scuola.

1.8 Beneficiari del progetto

Elenco dei target groups ed indicazione dei beneficiari diretti ed indiretti delle azioni progettuali.

I maggiori beneficiari dell’intervento sono:

I ragazzi che terminano la scuola dell’obbligo, dai 12 ai 18anni;

  1. 75 famiglie degli studenti iscritti alla Scuola Professionale per un totale di circa 400 persone/ anno;

circa 1.500 famiglie dei villaggi di Tcharé e di Wiyamdèche beneficeranno, in tempi brevi, dello sviluppo economico innescato dall’espandersi delle microimprese e dell’assistenza infermieristica.

  1. 1 infermiere professionale nella gestione dell’Infermeria;
  2. 1 medico specialista Togolese per prestazioni d’urgenza;
  3. 4 operai e artigiani impegnati periodicamente nella manutenzione della nuova struttura;
  4. 8 volontari esperti delle Associazioni togolesi della rete di partenariato locale;

Motivi che hanno determinato la scelta dei target groups e delle attività previste

I motivi alla base del progetto sono:

1-La formazione agricola, acquisita a scuola, proseguirà con l’attivazione di microimprese assistite dai docenti della Scuola.

2-La messa in produzione dei terreni della Scuola stimolerà la comunità a metterne in produzione altri terreni utilizzando esperienza e strumenti del modello scolastico proposto.

3-L’innesco di un processo produttivo virtuoso coinvolgerà responsabili istituzionali locali nel promuovere nuove iniziative per favorire un reale miglioramento della qualità della vita nel cantone.

Pertinenza del progetto rispetto ai target groups,

Il progetto è coerente con i bisogni delle persone del Cantone di Tcharè, avendo il luogo l’esigenza di ricostruire nel breve tempo un tessuto produttivo capace di invertire la decadenza economica.

 

Descrizione dettagliata delle attività

Per far comprendere meglio l’articolazione dell’iniziativa proposta si descrivono di seguito, secondo una progressione logica, le fasi essenziali del progetto concludendo poi con le ricadute previste e la sostenibilità nel tempo.

Premessa

La richiesta nasce in seguito al finanziamento ottenuto dall’associazione VILSE di Petriano, nel partenariato di questo progetto, alla Fondazione Prosolidar di Roma per la costruzione della sola struttura (inizio dei lavori 01/11/2013) di una Scuola Professionale Agricola con annessa un’infermeria nel Cantone di Tcharé.

 

Articolazione del progetto.

Il contributo della Regione sarà necessario al solo finanziamento della fase n. 3), in quanto si ribadisce che la struttura è già in corso di realizzazione e per le fasi n. 4) e 5) sussistono già i fondi.

(1) Fase progettuale: azione già realizzata dall’AVP in collaborazione con il  VILSE e la rete di Partenariato.

(2) Fase realizzazione struttura: sono in corso i lavori di muratura per la costruzione ex-novo della Scuola Professionale Agricola con Infermeria annessa (fondi richiesti e ottenuti dalla Fondazione Prosolidar).

(3) Fase predisposizione spazi interni ed esterni della struttura:      

  1. A) acquisto arredo di base (scuola, laboratori e infermeria).

L’acquisto dei mobili strettamente necessari e delle forniture varie per arredare tutta la struttura terrà conto sia dei materiali prodotti nell’area (per favorire l’economia locale) che degli stili di vita del luogo cercando di salvaguardare al massimo le tradizioni locali. Per queste ragioni i vari acquisti saranno preceduti da una accurata ricerca delle potenzialità della zona e degli ambientamenti utilizzati in ambito scolastico. Inoltre, la lunga esperienza in campo didattico (scuola e università) di diversi soci-volontari AVP e degli enti in partenariato unitamente alle buone potenzialità commerciali della vicina città di Kara (capitale della regione con ca. 100. 000 abitanti) faciliteranno questo tipo di acquisizione.

  1. B) acquisto strumentazione per Laboratori (chimico ed agricolo) ed Infermeria.

Per l’acquisto di strumenti e materiali per i laboratori e l’infermeria sarà necessario considerare che una parte della strumentazione per il Laboratorio chimico e soprattutto gli strumenti sanitari proverranno dall’Italia.

  1. C) forniture materiale scolastico vario (libri, quaderni, penne, etc.).

Per l’acquisizione di tutto il materiale scolastico ci si rivolgerà al mercato interno soprattutto per quanto riguarda libri, corredo didattico e materiali di consumo. Tuttavia, per i rifornimenti più massicci di materiale di consumo scolastico il principale partner di questo progetto, l’associazione VILSE potrà avvalersi anche di fornitori-donatori italiani già sperimentati in progetti precedenti. L’associazione suddetta possiede una grande esperienza nella cooperazione in materia sanitaria.

  1. D) forniture materiale di consumo medico-infermieristico.

L’acquisto di questo tipo di materiale di consumo non pone problemi particolari soprattutto per la semplicità dei suoi componenti che sono facilmente reperibili in loco. Più accurata dovrà essere la scelta della strumentazione sanitaria che in gran parte proverrà dall’Italia, gestita direttamente dai medici volontari del partner VILSE e della rete sanitaria a cui è agganciata.

(4) Fase Reclutamento personale:la ricerca e selezione del personale idoneo é funzionale alla struttura proposta (città di Kara). L’assunzione del personale in forma stabile assicurerà, giorno dopo giorno, la funzionalità e l’efficienza della struttura costituendo una componente fondamentale che dovrà assicurare il buon esito del progetto.L’ampia esperienza didattica posseduta dai volontari dell’AVP impegnati nel progetto, canalizzata dai volontari del Partenariato locale per permetterne l’applicabilità in loco, costituiscono la premessa per una qualificata assunzione del personale. Inoltre, il vasto bacino d’utenza rappresentato dalle numerose scuole esistenti nella zona di Kara e la possibilità di un salario favoriranno il buon esito della selezione del personale docente, non docente e tecnico adatta al modello scolastico proposto. Una situazione similare vale anche per l’assunzione di figure sanitarie, disponendo Kara di un Ospedale abbastanza grande.

(5) Fase avvio delle attività di formazione teorico-pratica:

Precedute da una cerimonia d’inaugurazione della nuova struttura (concordata con le autorità politiche, sociali, scolastiche e religiose del luogo) nel rispetto delle usanze e dei riti tradizionali togolesi, vengono avviate tutte le attività scolastiche e sanitarie previste nel secondo anno di progetto. Tale cerimonia rappresenta, pertanto, la linea di spartiacque tra il completamento del primo anno di progetto (costruzione struttura scolastico-sanitaria, attivazione della strumentazione e assunzione del personale) e l’inizio del secondo anno con l’avvio della formazione scolastica tramite lezioni frontali e laboratori applicativi orientati verso l’acquisizione di una professionalità nel settore agricolo.

PROGETTO 2020/2021 POLLAIO INTEGRATO AL CENTRO DI FORMAZIONE AGRICOLA (P.I.C.F.A.)

Progetto cofinanziato della Regione Marche un per la realizzazione di un pollaio integrato al centro di formazione agricola già avviato. Il pollaio oltre al fatto che potrà avere una funzione educativa legata all’indirizzo della scuola, ha l’obiettivo di fondare le basi di un’economia autonoma a questa piccola comunità, consentirgli un piccolo commercio di uova, galline e polli e anche quello di fornire il territorio di beni di prima necessità con più facilità.

L’idea di fondo è creare una attività economica a beneficio delle comunità appartenenti ai due villaggi interessati al progetto e vicini alla struttura scolastica, delle singole famiglie e dei bambini, nonché degli alunni che potranno acquisire le tecniche di allevamento e vendita dei prodotti finiti (uova, carne, ecc.) e riproporle in autonomia una volta terminato il percorso di studi; il duplice fine del progetto è quello di ridurne la dipendenza economica esterna delle comunità e inizialmente anche di fornire una fonte di auto-finanziamento per la realizzazione di attività a scopo sociale.

L’obiettivo rientrante nel progetto è anche di incentivare la popolazione locale all’allevamento degli animali da cortile in una struttura chiusa ed in modo sistematico, in quanto negli usi tipici della gente del posto le galline vengono allevate semplicemente lasciandole libere a terra e costrette ad autoalimentarsi.

Il progetto partirà con la costruzione di un pollaio che ospiterà un centinaio di galline ovaiole, poi il numero sarà aumentato mano a mano che gli operatori prenderanno dimestichezza con la struttura e gli animali allevati, fino a raggiungere il numero di circa 350 galline ovaiole. In seguito si proverà ad allevare anche polli da carne, partendo dai pulcini acquistati.

Una volta realizzata la struttura in muratura del pollaio, con il finanziamento richiesto, l’obiettivo è anche l’autofinanziamento dell’impianto, attraverso la vendita diretta delle uova, se pure a basso costo.

Il pollaio potrà contenere fino ad un massimo di 350 galline ovaiole, allevate a partire da pulcini di poche settimane che raggiunta la maturità, a circa sei mesi di vita, sono in grado di produrre quotidianamente circa 300 uova, questo per un lasso di tempo stimato intorno ai 18 mesi. I prodotti ricavati alimenteranno il commercio locale grazie al coinvolgimento dei rivenditori attivi nei vari mercati limitrofi.

I CONTESTO E MOTIVAZIONI AD INTERVENIRE

  1. Quadro territoriale

Togo: Africa occidentale; apparente stabilità politico-istituzionale, nascosta dietro una democrazia gestita da oltre un ventennio dalla medesima famiglia; religione prevalente animista; 5,7 milioni di abitanti su 56.600 km², con 430 US$ annui presenta uno dei più bassi PIL pro capite del mondo. L’economia del Paese, concentrata soprattutto nell’area di Lomé, deriva da attività commerciali e dal turismo nascente. La speranza di vita è molto bassa (50 anni gli uomini, 55 anni le donne) e l’analfabetismo raggiunge il 60% per gli uomini e l’80% per le donne. Il 32,3% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà, un bambino su tre non frequenta la scuola dell’obbligo e non viene vaccinato. L’economia del centro-nord del Paese si basa su agricoltura e pastorizia e mostra tassi di povertà sino al 70% come nel caso degli abitanti del Canton di Tcharé. In questo contesto la finalità dell’intervento è quello di creare un’attività produttiva in grado di autosostenersi sul lungo termine favorendo l’occupazione e l’economia commerciale locale mediante la realizzazione di un pollaio di galline ovaiole.

  1. Quadro settoriale.

La malnutrizione è una delle cause maggiori di malattia e mortalità in Africa ed è una concausa aggravante per l’aumento della mortalità a causa di altre malattie quali malaria e gastroenterite. Il paese ha pochissime risorse naturali e la maggior parte dei suoi abitanti dipende dall’agricoltura di sussistenza e dal bestiame, fortemente condizionati dalle condizioni climatiche: il Togo è duramente colpito dalla siccità, ma anche dalle alluvioni durante la stagione delle piogge. Di conseguenza, la malnutrizione è endemica, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai cinque anni che compongono il 20% della popolazione totale. I bambini più piccoli, con meno di 2 anni, sono i più colpiti.

  1. Problemi sui quali il Progetto si propone di intervenire (con identificazione dei bisogni percepiti e dei limiti esistenti nell’area interessata dal progetto.

Il bisogno più importante è la ricostruzione di un tessuto produttivo e di sostegno alimentare diverso da quello che era l’impostazione produttiva fino a pochi anni fa.

Privi di prospettive lavorative e personali, i giovani sono sempre più orientati all’emigrazione abbandonando conseguentemente la coltura dei territori che sta portando alla desertificazione di intere aree agricole. L’urgenza dell’intervento mette il progetto nella condizione di essere operativi fin da subito creando un ambiente favorevole per una prospettiva di vita migliore soprattutto per le nuove generazioni.

  1. Pertinenza del progetto rispetto agli obiettivi ed alle priorità del piano triennale 2016/2018 e del piano annuale in corso.

Il progetto Pollaio Integrato al Centro di Formazione Agricola (P.I.C.F.A. ), è coerente con le priorità stabilite dalla Regione Marche contenute nel bando perché propone un intervento nei luoghi in cui abitano i principali soggetti interessati al progetto.  Gli aspetti più rilevanti sono che:

  1. la proposta viene da un’associazione di volontariato che ha una mission importante riguardo all’emancipazione dei popoli;
  2. l’immigrazione che subisce l’Italia è legata a filo doppio alla desertificazione fisica e culturale che i paesi interessati continuano a subire nella loro economia;
  3. migliorare le speranze di vita e le condizioni alimentari degli abitanti dei villaggi interessati, in particolare dei bambini, rientra tra le priorità prefissate dall’AVP.

II OBIETTIVI

  1. ampliare l’offerta formativa della struttura scolastica;
  2. attivare il processo economico della zona attraverso la creazione di microimprese artigianali-agricoli- alimentari per migliorare l’economia familiare e locale, con risorse alimentari di autoconsumo e commercio dell’eccedenza;
  3. migliorare l’alimentazione della popolazione locale, soprattutto dei bambini

III BENEFICIARI DEL PROGETTO

  1. Elenco dei target groups ed indicazione dei beneficiari diretti ed indiretti delle azioni progettuali

i ragazzi che terminano la scuola dell’obbligo, dai 12 ai 18 anni;

le famiglie degli studenti iscritti alla Scuola Professionale;

e famiglie dei villaggi di Tcharé e di Wiyamdè che beneficeranno, in tempi brevi, dello sviluppo economico e di lotta alla malnutrizione;

impresa costruttrice del posto che si occuperà materialmente della realizzazione della struttura;

n. 2 di personale preparato dalla scuola di formazione nella gestione del pollaio;

n. 2 di personale qualificato alla distribuzione del prodotto in eccesso alla popolazione;

  1. Motivi che hanno determinato la scelta dei target groups e delle attività previste
  2. La formazione acquisita a scuola, proseguirà con l’attivazione di micro imprese assistite dai docenti della Scuola.
  3. La messa in produzione del pollaio della scuola stimolerà la comunità a metterne in produzione altri utilizzando esperienza e strumenti del modello scolastico proposto.
  4. L’innesco di un processo produttivo virtuoso coinvolgerà responsabili istituzionali locali nel promuovere nuove iniziative per favorire un reale miglioramento della qualità della vita nel cantone.
  5. Pertinenza del progetto rispetto ai target groups,

Il progetto è perfettamente coerente con i bisogni delle persone del Cantone di Tcharè, avendo il luogo l’esigenza di ricostruire nel breve tempo un tessuto produttivo capace di invertire la decadenza economica